Superbonus 110%: complessità iniziali e analisi dei risultati
Il tanto discusso Superbonus 110%, attivo dal 1° luglio 2020 e più volte modificato durante l’anno fino all’ultimo aggiornamento sostanziale con la Legge di Bilancio di dicembre 2020, è tanto appetibile quanto complesso.

Se da un lato la normativa è molto chiara per gli edifici semplici, in regola con tutti i titoli autorizzativi per la sola attuazione della sostituzione di generatori, serramenti o isolamento termico delle superfici opache disperdenti, dall’altro questa risulta molto complicata o addirittura indefinita per tutti gli interventi più completi, in cui l’efficienza energetica si lega ad una ristrutturazione interna, ad ampliamenti o a riqualificazioni energetiche non standard.
Complessità
Ad oggi l’Agenzia delle Entrate ha fornito 6.500 chiarimenti a casi più o meno complicati, di cui 95 pubblicati sul sito online. Si tratta, tuttavia, di interpelli “ad personam”, pertanto, qualora un altro richiedente si trovi nella stessa situazione pubblicata, questa non risulterà essere più valida.
In aggiunta alle numerose interpretazioni normative dell’Enea, spesso in contrasto con l’Agenzia delle Entrate, vi è la difficoltà di reperire i documenti necessari per rilasciare la conformità urbanistica e catastale degli immobili. Gli uffici comunali, sommersi da pratiche e richieste di accesso agli atti, impiegano svariati mesi per condurre la verifica preliminare di ogni pratica affrontata.
Numeri
A prova di quanto riportato, è sufficiente osservare i numeri delle pratiche consegnate all’Enea, documentazione completa e asseverazioni valide:
- – 1.007 interventi su edifici condominiali;
- – 5.947 interventi su edifici unifamiliari;
- – 3.960 interventi su unità immobiliari indipendenti.
Il rapporto è di circa 1 condominio ogni 10 villette.
Dal punto di vista della distribuzione territoriale, le regioni più attive risultano essere:
- – Veneto con 1.430 interventi;
- – Lombardia con 1.415 interventi;
- – Emilia-Romagna con 1.008 interventi.
- Nelle ultime settimane, come evidenziato dal Presidente della Commissione Ambiente e della Camera On. Alessia Rotta, gli interventi sono triplicati e sono state realizzate opere per oltre € 1.200 milioni, di cui € 184,3 milioni solo in Lombardia.

Conclusioni
Pertanto, seppure con i problemi burocratici e le difficoltà iniziali, il Superbonus sta prendendo sempre più piede su tutto il territorio nazionale. Inoltre, con l’arrivo delle prime conformità urbanistiche e catastali, ci si aspetta che il numero degli interventi cresca esponenzialmente nelle prossime settimane.
Per concludere, risulta evidente l’importanza di semplificare tutta la parte preliminare burocratica e la necessità di prorogare a fine 2023 l’incentivo per permettere l’accesso a tutti quegli edifici bloccati a causa di problemi urbanistici o rallentamenti burocratici.
di Davide Torriglia
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