Gli effetti dello stress durante le emergenze: l’importanza delle simulazioni
Cosa succede in caso di pericolo?
Affrontare una situazione di emergenza sul luogo di lavoro, che sia un incendio, un infortunio, un evento inaspettato, all’interno o all’esterno del luogo abituale di lavoro, sottopone sempre l’operatore ad uno stress emotivo.
La presenza di un pericolo inatteso, la mancata familiarità con lo scenario e non ultimo l’assenza di automatismi assimilati per la gestione della situazione, portano il nostro sistema nervoso ad entrare in una modalità emergenza chiamata “modalità sopravvivenza” con il conseguente rilascio ormonale che può sfociare nel panico. Lo stress emotivo (semplicemente la paura) ha infatti effetto sul rilascio ormonale e di conseguenza sulla nostra frequenza cardiaca in aumento.
La PAURA come difesa
La paura è il “programma" genetico che Madre Natura ci ha dato per sopravvivere.
Come riportato dalla figura sottostante, l’aumento della frequenza cardiaca condiziona il sistema nervoso centrale ed alcune abilità vengono man mano a deteriorarsi, fino alla reazione irrazionale.

Tratto da On Combat Psicologia e fisiologia del combattimento in guerra e in pace Dave Grossman, Loren W. Christensen
Come è possibile evitare questa condizione di panico?
Modalità efficaci per ridurre il rischio di trovarsi in ZONA NERA durante la gestione di un’emergenza, soprattutto per gli addetti delle squadre antincendio o primo soccorso, sono le simulazioni in azienda svolte con l’obiettivo di rendere le procedure di intervento automatiche e gli scenari critici familiari.
In assenza delle simulazioni il piano di emergenza si riduce ad un plico di fogli di carta di scarsa utilità.
di Andrea Baraldi