Fire Safety Engineering: verifica strutturale applicata a magazzino intensivo
Nel ddl sul consumo del suolo, da poco approvato dalle commissioni Ambiente e Agricoltura della Camera, si parla di rigenerazione urbana e del ruolo di Regioni e Comuni
Fire Safety Engineering: verifica strutturale applicata a magazzino intensivo
Attività interessante oltreché utile ai fini della ottimizzazione delle risorse da investire ai fini della scurezza antincendi è quella di verificare e dimostrare l’idoneità di strutture che per la loro specificità non possono garantire performanti prestazioni in fatto di resistenza al fuoco con conseguente pericolo di crollo e coinvolgimento di attività e strutture limitrofe.
E’ il caso ad esempio dei magazzini intensivi con struttura metallica autoportante.
Nello specifico l’analisi di rischio ed il relativo studio, affrontato con approccio ingegneristico ovvero prestazionale, è stato condotto per dimostrare il soddisfacimento degli obiettivi di sicurezza antincendio principali ovvero:
sicurezza della vita umana (con verifica della possibilità di utilizzo delle uscite di emergenza esistenti del fabbricato adiacente in caso di collasso del magazzino intensivo)
incolumità delle persone (anche durante i soccorsi)
Conseguentemente si è dimostrata la fattibilità ed idoneità dell’opera altrimenti non autorizzabile secondo i metodi di valutazione condotti con approccio prescrittivo.
Il contesto in analisi era caratterizzato da strutture industriali site in adiacenza ad un magazzino intensivo in struttura metallica autoportante, completamente automatizzato, nel quale non era prevista la presenza di operatori. Il fabbricato, caratterizzato da sistema automatico di evacuazione fumo e calore era protetto da impianto di rilevazione incendi e da impianto di spegnimento automatico.
L’esigenza della soluzione alternativa per il Livello I di resistenza al fuoco era nata dal fatto che, rispetto alla soluzione conforme di cui al punto S.2.4.1 del Codice, non era possibile garantire la prevista distanza di separazione su spazio a cielo libero verso le altre opere da costruzione.
Sono stati definiti gli scenari d’incendio di progetto maggiormente significativi (incendio del traslatore e relativo pallet) ed è stata avviata la simulazione tenendo conto che gli scenari controllati dallo sprinkler, beneficiano sia dell’effetto del contenimento della superficie interessata dall’incendio, sia della limitazione della potenza termica dell’incendio a causa dell’effetto di raffreddamento ed inertizzazione dell’acqua rilasciata sulla superficie in fiamme.
Le verifiche degli elementi strutturali sono state eseguite col metodo degli stati limite.
La capacità portante della struttura è stata valutata con riferimento alla curva naturale d’incendio individuata e ne è emerso che le strutture NON giungono a collasso per tutto l’arco temporale oggetto di simulazione, consentendo pertanto, senza apportare interventi strutturali, l’esodo di eventuali occupanti per manutenzione, le prime attività di soccorso e la fruibilità delle uscite di emergenza del fabbricato adiacente.