Una frenata nelle richieste del Bonus. Servono mesi per istruire ogni pratica.
Da: La Stampa Economia – Pubblicazione del 16/04/2021
Intervista a: Francesco Daquarti
“I problemi con il Superbonus sono all’80% catastali e urbanistici."
Francesco Daquarti guida il gruppo 3i Engineering che con 5000 clienti, 1120 commesse all’anno, oltre 5 collaboratori è il maggiore in città nel campo della progettazione, consulenza, general contractor: a luglio è stato il primo a firmare l’accordo con l’Ance Alessandria relativo al bonus 110%.
Conferma la frenata di richieste?
“In generale sì, anche se noi stiamo lavorando a 150/200 pratiche con uno sforzo non indifferente, soprattutto per la richiesta di documenti a Catasto e Comuni."
Sono nodi che vengono al pettine: della riforma del Catasto di parla da decenni.
“In effetti. Comunque la situazione di emergenza non aiuta: gli uffici spesso sono in smartworking. Poi a volte le modifiche dell’immobile, anche solo la realizzazione di un muro, non erano state segnalate dai proprietari. Insomma tutto contribuisce, soprattutto perché vengono richieste per la concessione del bonus documentazioni precise, altrimenti c’è il rischio di sanzioni."
Sfuma il miraggio del tutto gratis?
“Diciamo che sui massimali previsti dalla norma incidono fattori diversi che di fatto ne limitano il beneficio: intanto si ridimensionano gli sconti che prima, parlo della pubblica amministrazione, potevano arrivare al 40-50%. Adesso tutti i professionisti si fanno pagare a tariffa. Poi ci sono i documenti catastali che al minimo, con sanatoria, costano sui 1200 euro. Senza contare l’asseverazione del tutto che assorbe il 2% della cifra. Alla fine i privati a volte si accorgono che il gioco non vale la candela."
Quanto tempo porta via istruire ogni pratica?
“Solo per le richieste di tipo catastale o urbanistico dai 2 ai 4 mesi: conosco sindaci che si sono presentati da noi tranquilli di fare tutto in fretta, e poi hanno dovuto arrendersi all’evidenza dei fatti: ci vuole il tempo che ci vuole."
E’ necessaria dunque una propoga dell’agevolazione al 2023?
“Indubbiamente sì, così come bisognerebbe snellire le incombenze ed evitare di parlare di eventuali modifiche prima di averle decise. Se no si aumenta il caos e resterebbero solo parole al vento di quello che potrebbe diventare una grande opportunità per la ripresa."
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