Teatro Comunale di Alessandria – arrivata l'offerta di 3i group: “Ci impegneremo per riaprire nel 2026"
La gara d'appalto scadeva domenica, ma è stata prorogata di una settimana. A candidarsi è la 3i di Francesco Daquarti che aveva già curato la bonifica della struttura.
Sarà ancora Francesco Daquarti, che con la sua 3i aveva già curato la bonifica della struttura, il “deux ex machina" dei lavori di ristrutturazione del Teatro Comunale di Alessandria, chiuso per amianto ormai da 13 anni. La gara d'appalto scadeva domenica, ieri dovevano essere aperte le buste ma tutto è stato rinviato di una settimana. Comunque, poiché è arrivata una sola offerta “se non abbiamo sbagliato la procedura – dice Daquarti – a rigor di logica dovremmo essere noi i vincitori“.
Con un unico concorrente si riducono al minimo i rischi di ricorsi ed è un bene, considerando che i tempi sono stretti. L'assegnazione dei lavori deve avvenire entro il 30 di questo mese, mentre entro il 30 settembre dell'anno prossimo dovrà essere completato almeno il 30% delle opere del primo lotto. Una sfida di cui Daquarti è consapevole: “Pensavamo di avere rivali agguerriti e così abbiamo cercato di mettere insieme una squadra di livello, puntando al meglio: per la progettazione delle varie parti, scenica, acustica, energetica e così via, abbiamo attinto a figure importanti, dal Politecnico alla Scala di Milano fino a Pisa. Le imprese ingaggiate sono due: una di Alessandria e l'altra di Como“.
Il progetto che si era imposto è dello studio Rossi Prodi Associati: prevede in totale investimenti per 18 milioni per trasformare la struttura del luogo unicamente dedicato agli spettacoli ad hub della cultura con spazi per incontri, sedi associative, promozione turistica. Il primo lotto cuba 11 milioni che arriveranno dal Pnrr, da qui i tempi imposti a breve termine; il secondo lotto è di quasi 2 milioni e riguarda la riqualificazione di alcune parti dell'edificio; poi c'è il terzo da un milione e 750mila euro per l'efficientamento energetico tramite soprattutto pannelli solari (“L'obiettivo – aveva sottolineato l'assessore ai Lavori Pubblici Michelangelo Serra – è il consumo zero“); infine, altri 3,7 milioni per gli arredi e gli allestimenti. Riapertura prevista nel 2026. “Non sarà facile – sottolinea Daquarti – ma ce la metteremo tutta: è una questione affettiva. Ho parlato col Sindaco Abonante e pure lui mi è sembrato deciso a portare avanti l'opera nei tempi previsti": L'impiego del Comune starà anche nel trovare 2,2 milioni da aggiungere ai vari finanziamenti tra cui quelli del GSE, il Gestore Servizi Energetici".