Smart Readiness Indicator (SRI) – Efficienza energetica e comfort legati dall’intelligenza degli edifici
Efficienza energetica statica o dinamica?
Con il progresso della tecnologia e aspettative sempre maggiori delle persone sulle condizioni termo-igrometriche negli edifici e ancora con il problema dell’inquinamento, è necessario che venga abbandonata la concezione statica di efficienza energetica e venga sviluppata quella dinamica.
La casa ideale
La casa ideale dovrebbe dimenticare l’idea della monotonia e della vita abitudinaria che caratterizzava i secoli passati e inseguire di più la frenesia del proprio occupante. Ovviamente questo non vale solamente per le abitazioni ma per tutti gli edifici. Una buona caldaia a condensazione e un buon isolante prima erano la soluzione a tutto, questi sono stati lentamente sostituiti da pompe di calore, cogeneratori, schermature, pellicole solari e altre soluzioni all’avanguardia, tuttavia, oggi non sembrano più essere sufficienti per garantire un livello di comfort e di consumi ottimali.
La casa moderna, oltre a possedere le migliori tecnologie deve essere smart, intelligente. Essa deve essere integrata con soluzioni ITC per ottimizzare il controllo degli impianti e rendere l’utilizzo dell’energia più flessibile.
Le necessità dell’occupante e dell’edificio devono intersecarsi, tramite un sistema intelligente di gestione, devono rispondere con il risparmio energetico e riduzione di emissioni di CO2.
Una centralina smart valuta l’orario di rientro a casa del proprio occupante e in base alla temperatura interna ed esterna decide quando attivare l’impianto di riscaldamento/raffrescamento in modo da far trovare le condizioni interne desiderate al suo arrivo.
Le schermature solari vengono abbassate o alzate in base all’apporto di calore che il sole può dare in quel momento e agli effetti che esso comporterebbe all’interno dei locali. Questi sono solamente alcuni esempi di quanto è possibile fare implementando l’intelligenza tecnologica nell’edificio.
Smart Readiness Indicator
Nella Direttiva Europea 2018/844, “Energy Performance of Building Directive” (EPBD), uno dei punti focali è lo sviluppo e l’integrazione di tecnologie “Smart Ready” nel settore edile. Inoltre, l’articolo 8 prevede che entro il 31 dicembre 2019 la Commissione adotti un atto delegato che istituisca un sistema standard europeo facoltativo per valutare la predisposizione all’intelligenza dell’edificio, tramite l’indicatore “Smart Readiness Indicator” (SRI).
“L’intelligenza di un edificio si riferisce alla capacità dello stesso edificio o dei suoi sistemi a percepire, interpretare, comunicare e rispondere attivamente in maniera efficiente per cambiare le condizioni in relazione alla funzionalità degli impianti tecnici dell’edificio o ai parametri esterni (compresa la rete elettrica) e alla domanda degli occupanti”
Lo SRI fornisce informazioni utili agli occupanti, proprietari e investitori, sia su edifici nuovi che esistenti. Il livello di intelligenza può guidare le scelte di investimento verso una tecnologia o un’altra. Le tre informazioni principali che lo SRI rappresenta sono:
– Predisposizione ad adattare la risposta alla richiesta degli occupanti;
– Predisposizione a facilitare la manutenzione e il funzionamento efficiente;
– Predisposizione ad adattare la risposta in base alla situazione della rete elettrica.
Procedura di valutazione
La procedura è legata al grado di complessità e accuratezza col quale si vuole definire lo SRI: versione light con un limitato numero di servizi oppure versione dettagliata.
Si prevedono 3 livelli di accuratezza:
– Valutazione semplificata online: accessibile a tutti in poco tempo (15 minuti), limitata agli edifici residenziali;
– Valutazione di esperti: eseguita da certificatori esterni, più approfondita rispetto alla precedente (da poche ore ad alcuni giorni), sia su edifici residenziali che non;
– Metodo monitorato/misurato: eseguito in edifici esistenti direttamente dall’intelligenza dei BACS (Building Automation and Control Systems), questo metodo richiede un periodo di analisi più lungo (per esempio un anno).
Smart Ready Services
I servizi che vengono analizzati sono divisi in 10 categorie:
– Riscaldamento;
– Raffrescamento;
– Acqua calda sanitaria;
– Ventilazione controllata;
– Illuminazione;
– Involucro dinamico;
– Gestione ottimale dei carichi;
– Generazione energia da fonti rinnovabili;
– Ricarica elettrica dei veicoli;
– Monitoraggio e controllo
Per ciascun servizio vengono definiti più livelli funzionali (il minimo è 0, il massimo dipende dal servizio, tra il 2 e il 5): più alto è il livello e più intelligente è il servizio. I risultati dell’analisi dipendono dagli effetti ottenuti da ciascuna funzione, questi si dividono in 8 criteri di impatto: energia risparmiata, flessibilità della rete e dell’accumulo, comfort, convenienza, salute, manutenzione e informazioni per gli occupanti.
IL RISULTATO?
Il risultato ottenuto dalla valutazione è una percentuale che esprime quanto vicino (o lontano) è l’edificio alla massima smart readiness, più è alta la percentuale e più esso è intelligente.
Effetti dello SRI
Secondo uno studio realizzato con l’autorità della Commissione europea, lo sviluppo di soluzioni smart per il risparmio energetico, senza implementare lo SRI, potrebbe portare nel 2050 un risparmio di energia termica di circa 150WEh annui. Se invece viene sfruttato lo SRI e l’utilizzo delle tecnologie dedicate alla smart readness, il risparmio annuo aumenta fino a valori tra 350 e 420 TWh. Le stime fatte dal punto di vista economico, in uno scenario in cui lo SRI dovesse passare da indicatore volontario a misura obbligata dallo Stato, prevedono investimenti entro il 2050 di circa 16,6 miliardi di euro con circa 210 mila posti di lavoro aggiuntivi.
Spesso nella concezione comune il termine “fare efficienza energetica” viene associato a “risparmiare, rinunciare, privarsi”; questo, invece, è un chiaro esempio in cui il termine può essere tradotto con incremento di comfort e ambizione a standard sempre maggiori. Il punto chiave è lo studio dell’intelligenza che possa conciliare la tecnologia e l’imprevedibilità umana e, sicuramente, lo Smart Readness Indicator rende possibile tutto questo.
di Davide Torriglia
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