E’ online il nostro nuovo scadenziario con leggi e adempimenti di 6 maggio 2023.
Negli ultimi anni l’energia solare ha guadagnato popolarità in tutto il mondo come fonte di energia pulita e rinnovabile, un fattore che ha spinto molto l’attenzione verso gli impianti fotovoltaici casalinghi, ormai diventati sempre più comuni.
Questi sistemi offrono numerosi vantaggi, sia dal punto di vista economico che ambientale, e sono un’ottima soluzione per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Di seguito esploreremo:
– i vantaggi degli impianti fotovoltaici casalinghi
– i principali componenti di un sistema fotovoltaico
– come valutare se un impianto fotovoltaico è adatto alla tua casa.
Risparmio energetico: l’impianto fotovoltaico trasforma l’energia solare in elettricità per la propria casa; questo permette di ridurre significativamente sia il consumo di energia da fonti fossili non rinnovabili, sia il costo della bolletta elettrica.
Sostenibilità ambientale: l’energia solare è una fonte di energia rinnovabile e pulita, che contribuisce quindi a ridurre le emissioni di gas serra e ad alleviare i problemi legati al cambiamento climatico.
Indipendenza energetica: avere un impianto fotovoltaico casalingo significa avere una fonte di energia in situ, che consente una maggiore autonomia rispetto alle forniture energetiche esterne.
Incentivi e agevolazioni fiscali: esistono incentivi e sgravi fiscali per l’installazione di impianti fotovoltaici, il che rende l’investimento ancora più conveniente.
Aumento del valore della casa: un impianto fotovoltaico può aumentare il valore di mercato della tua casa, rendendola più attraente per potenziali acquirenti interessati a soluzioni energetiche sostenibili.
Pannelli fotovoltaici (PV): sono il cuore dell’impianto fotovoltaico e, attraverso le celle fotovoltaiche, assorbono e convertono l’energia solare in corrente elettrica continua.
Inverter: è un apparato elettronico che converte la corrente elettrica continua prodotta dai pannelli solari in corrente alternata, utilizzata per alimentare gli elettrodomestici e le luci della casa.
Sistema di montaggio: è un impianto che supporta e fissa i pannelli solari sul tetto o su una struttura adatta all’esterno della casa.
Cavi e connessioni: collegano i componenti dell’impianto fotovoltaico tra loro e alla rete elettrica della casa.
Sistema di monitoraggio: permette di controllare le prestazioni dell’impianto fotovoltaico e la produzione di energia in tempo reale.
Per determinare se un impianto fotovoltaico è adatto alla tua casa, è necessario considerare alcuni fattori chiave:
In conclusione, gli impianti fotovoltaici casalinghi sono un investimento sostenibile e conveniente che può portare numerosi vantaggi economici e ambientali.
Se stai considerando di installare un impianto fotovoltaico nella tua casa, valuta attentamente i fattori sopra elencati e consulta la pagina: https://www.otovo.it/partner/3igroup/ per la ricezione immediata di un’offerta in linea con le tue esigenze. 3i group e Otovo, ognuna con le proprie competenze ed esperienze sul campo, offrono insieme un supporto tecnico per la tua abitazione.
Con la giusta pianificazione, puoi contribuire a creare un futuro più verde e ottenere un risparmio significativo sulla tua bolletta energetica!
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Organizzazione, gestione del rischio e compliance sono oggi parte integrante delle strategie e della governance dell’impresa, di ogni tipo e dimensione.
A seguito di recenti eventi che hanno portato alla luce l'importanza del Sistema 231, si discute molto sulla effettiva valenza del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001 per una più efficace tutela legale.
Tale Modello, infatti, si muove lungo due direttrici differenti ma interconnesse:
Con riferimento al primo aspetto, si può osservare come con la più recente pronuncia della Cassazione nel caso “Impregilo” (Cassazione Penale, Sez. VI, 15 giugno 2022, n. 23401) viene finalmente superata la tendenza, tipica dei tribunali di primo grado, ad operare un automatismo tra commissione del reato e inadeguatezza del Modello.
La Corte, infatti, precisa e ribadisce che le Società possono e hanno diritto a godere dell’esimente, di cui all’art. 6 d.lgs. 231/01, se hanno (i) adottato ed (ii) efficacemente attuato un proprio Modello 231, a prescindere dall’effettiva commissione di un reato, qualora lo stesso si sia verificato non a causa di una carenza organizzativa aziendale ma a seguito di evasione fraudolenta del modello stesso (da intendersi quale intenzionale e volontaria attività del soggetto agente, volta a commettere un reato e di non rispettare le procedure aziendali note e diffuse, scegliendo, pertanto, di agire in violazione delle stesse e in maniera contraria ai principi e alle tutele aziendali).
L'esigenza che la menzionata colpa di organizzazione sia rigorosamente provata e non confusa o sovrapposta con la colpevolezza del (dipendente o amministratore dell'ente) responsabile del reato è stata nuovamente ribadita ancora più recentemente. La Corte di Cassazione, infatti, ancora agli inizi del 2023 (Cassazione Penale, Sez. IV, 11 gennaio 2023, n. 570) ha annullato una sentenza di condanna per 231 a carico di un’impresa proprio perché il giudice territoriale, che aveva condannato l’impresa, non aveva analizzato in concreto l’assetto organizzativo adottato dall'impresa attraverso l’adozione di un proprio MOG 231 ai fini di comprendere se lo stesso e le procedure in esso richiamate fossero o meno bastevoli per escludere la colpa in organizzazione dell’impresa.
Oggi, quindi, avere o non avere un Modello 231 apre un solco notevole in ambito di tutela legale per le imprese, e la giurisprudenza italiana insegna che è stato superato il dogma “commissione di un reato = colpevolezza dell’impresa = condanna”; ma questo solo per le imprese che hanno adottato un Modello 231 e lo hanno efficacemente attuato, rivedendo e sviluppando la propria organizzazione aziendale.
E veniamo quindi al secondo aspetto del Modello 231.
“La disciplina della responsabilità amministrativa delle imprese 231/2001 ha dato impulso alla moderna concezione della prevenzione, coniugando cultura del controllo interno e cultura della legalità, mediante l’aspettativa di un esonero da responsabilità per efficienza organizzativa” – Note e studi di Assonime n. 5/2019, dedicato alla “Prevenzione e governo del rischio di reato: la disciplina 231/2001 e le politiche di contrasto dell’illegalità nell’attività d’impresa”.
In tale prospettiva, sia in ambito internazionale che europeo, si è ampliato il ruolo dei Modelli organizzativi e dei compliance programs quali strumenti di prevenzione dei rischi d’impresa e di “corporate social responsibility”. La loro adozione è ascritta nella più ampia categoria degli adeguati assetti organizzativi, quale strumento della governance per (i) il raggiungimento degli obiettivi aziendali e anche (ii) quale occasione di riesame del modus operandi dell’impresa, ovvero opportunità di miglioramento e di crescita.
Può essere utile evidenziare che la compliance, che spesso può apparire come un inutile dispendio di risorse economiche ed umane per corrispondere, almeno formalmente, alle crescenti richieste del legislatore e delle autorità di controllo, in realtà, sta divenendo un elemento centrale dell’organizzazione aziendale.
Come si è dianzi accennato, si consideri anche che l’adozione e l’efficace implementazione del Modello organizzativo sta divenendo sempre più necessaria alla luce del nuovo articolo 2086 c.c., introdotto dal D.Lgs 14/2019 (Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, anche “CCI”), che assegna all’imprenditore il dovere “di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale”.
Il legislatore si sta, dunque, muovendo nell’ottica di una “normativizzazione” delle best practices aziendali, ritenendo che una buona organizzazione abbia anche la finalità di condurre l’impresa al miglior risultato prevenendo allo stesso tempo condotte o comportamenti illeciti.
In un numero sempre maggiore di ambiti, le imprese vengono incoraggiate ad adottare strutture di organizzazione aziendale e di prevenzione dei rischi; e a tale adozione vengono ricollegate una serie di conseguenze normative, commerciali o contrattuali favorevoli.
A conferma di ciò, ad esempio, si pone la politica di molte Pubbliche Amministrazioni ed Enti Locali che richiedono l’adozione di “modelli 231” quale condicio sine qua non per coloro che intendono convenzionarsi o addivenire alla contrattazione con le stesse.
Vi è, dunque, una evidente tendenza delle Istituzioni a rendere l’adozione del Modello 231, di fatto, un requisito indispensabile per l’accesso delle aziende al mercato, per una costante tutela legale nonché per una crescita sostenibile delle stesse.
3i group è in grado di mappare i reati a cui l'impresa è concretamente sottoposta e offrire un MOG 231 cucito su misura. Inoltre, dispone di figure che, oltre a offrire la propria competenza ed esperienza in ambito formativo, monitorano e controllano l'attuazione del MOG in qualità di Oganismo di Vigilanza nelle aziende, proponendo le dovute modifiche e effettuando Audit interni.