“Riscaldamento globale? Stronzate!”
L’eco scettico Trump in campagna elettorale definisce il riscaldamento globale come una “stronzata” o una “bufala totale inventata dai cinesi per danneggiare l’industria americana” e sottolinea il fatto che se verrà elettro presidente straccerà l’accordo sul clima raggiunto alla COP 21 di Parigi (anche se comunque le sue convinzioni dovrebbero essersi disciolte con la sua richiesta di costruire una diga per proteggere un suo golf resort nella contea irlandese di Clare dall’erosione in aumento per l’innalzamento del livello del mare e dai fenomeni metereologici estremi causati dal riscaldamento globale).
Eppure i dati scaturiti dal vertice UNEP a Nairobi ci dicono che oggi l’inquinamento uccide 234 volte più delle guerre, 12.6 milioni di persone sono morte prematuramente a causa di patologie collegate con gli altri livelli di inquinamento,stiamo parlando del 23% dei decessi globali.
L’inquinamento atmosferico uccide milione di persone all’anno, la scarsità di acqua provoca 842.000 vittime, l’esposizione all’amianto 107.000, al piombo 654.000, i disastri naturali hanno mietuto 606.000 vittime e i disagi ad essi associati hanno riguardato 4.1 miliardi di persone.
Secondo il rapporto “The True Cost of Fossil Fuels” appena pubblicato dall’IRENA, raddoppiando la quota globale di fonti rinnovabili entro il 2030 si ridurrebbero drasticamente le emissione nocive per la salute umana, risparmiando 4 milioni di vite all’anno entro il 2030. Il nuovo rapporto quantifica i costi sociale, economici ed ambientali legati ai combustili fossili e ci dice che “Raddoppiare la quota di energie rinnovabili entro il 2030 ridurrebbe le emissioni nocive da inquinanti come l’ammoniaca, il particolato, i composti organici volatili, e il biossido di zolfo rispettivamente del 82%, 33%, 27% e 12%. Questa riduzione dell’inquinamento atmosferico si tradurrebbe in un risparmio fino a 3,2 trilioni di dollari all’anno entro il 2030, grazie alla riduzione dei costi relativi alla salute.“
Le rinnovabili non sono un costo, ma un guadagno, basta saper contare.
All’interno della ricerca “Il Global Cost dell’energia e gli effetti dello sviluppo delle rinnovabili” condotta da Althesys sono stati tracciati due scenari: uno prevede di mantenere una quotà di generazione FER del 38% sulla domanda elettrica del 2030 (345TWh) l’altro invece ipotizza una maggiore penetrazione delle FER elettriche sino a raggiungere il 55% della domanda. Nel primo caso i benefici netti (sottranedo già il computo dei costi) per l’Italia ammonterebbero a 29 miliardi di euro che balzerebbero a 104 nel secondo, senza contare i vantaggi per la salute e per l’ambiente.
Lo studio dimostra in maniera chiara e scientifica che il sorpasso delle rinnovabili sulle fossili è già una realtà, sono economicamente competitive, hanno un costo sociale nullo, creano occupazione e hanno le potenzialità di fare tornare l’Italia tra i protagonisti della scena energetica e tecnologica europea.