La riqualificazione energetica della sede 3i group
Beneficiando dei finanziamenti POR FESR 14/20 Asse IV Azione IV.4b.2.1 Efficienza energetica ed energia rinnovabile nelle imprese il gruppo 3i ha completamente riqualificato e rinnovato la propria sede.
Gli obiettivi del progetto
Gli interventi di riqualificazione energetica presso la sede della 3i group nascono da una duplice esigenza:
- -migliorare le condizioni di comfort interno;
- –ridurre la spesa annuale per la climatizzazione degli ambienti.
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La diagnosi
- I miglioramenti da eseguire sono stati identificati tramite una diagnosi energetica che ha consentito di determinare i lavori più efficaci dal punto di vista tecnico-economico, anche tenendo conto della destinazione d’uso degli ambienti e delle peculiarità dell’edificio, quali la tipologia di muratura, l’orientamento, le superfici vetrate e le caratteristiche degli impianti esistenti.

La sede prima dell’intervento
L’intervento
Si è quindi deciso di intervenire anzitutto sull’ involucro della struttura, in modo da ridurre il carico termico e la domanda di energia degli impianti. Come? Attraverso un cappotto termico con facciata ventilata.
L’isolamento del cappotto consente, in inverno, di contenere le dispersioni verso l’esterno, mentre la facciata ventilata favorisce, in estate, la dispersione del calore.
In secondo luogo, è stata sostituita la caldaia con un nuovo generatore a condensazione ed è stata inoltre collegata la pompa di calore esistente alla centrale termica.
Prima dell’intervento, infatti, questa macchina funzionava solo come chiller ed era collegata al collettore di distribuzione mediante tubi e valvole di sezionamento per la commutazione manuale estate/inverno.
Il macchinario ha, tuttavia, la possibilità di operare anche come generatore di calore ed è stato perciò collegato con l’impianto esistente consentendogli di funzionare in modo ibrido, con altissime efficienze, lungo tutto il periodo di riscaldamento. La pompa di calore viene infatti attivata solo quando la temperatura dell’aria esterna lo rende conveniente (sopra i 4°C), altrimenti viene fatta funzionare la caldaia.
L’accumulo consente inoltre di fornire un “polmone” di acqua tecnica dal quale attingere, riducendo così gli on-off dell’impianto e garantendo una maggiore vita utile sia alla caldaia che alla pompa di calore: in altre parole, l’intervento non ha solo ridotto i consumi, ma ha anche allungato la vita dell’impianto stesso.
L’impianto fotovoltaico
Per garantire, inoltre, un minor consumo di energia elettrica da rete e, quindi, una riduzione delle emissioni di CO2, è stato installato anche un impianto fotovoltaico da circa 12 kW che contribuirà ad alimentare la pompa di calore.
I risultati
Questi interventi hanno consentito di migliorare consistentemente le prestazioni energetiche del fabbricato, portandolo da una classe D a una classe A3, con un riduzione complessiva della spesa energetica non rinnovabile del 67%.
di Luca Mazzetto
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