Nuove regole per la tracciabilità dei rifiuti con il Registro Elettronico Nazionale
Nella conversione in legge (Legge 11 febbraio 2019, n. 12) del DL semplificazioni (DL 14 dicembre 2018 n.135) confermata l’abolizione del SISTRI e poste le premesse per il nuovo Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti.
Quali enti/aziende risultano coinvolti?
Il Decreto 135/2018 convertito in Legge con l’aggiunta del comma 3 all’Art 6, pone le basi per il Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti, gestito direttamente dal Ministero dell’Ambiente, cui saranno chiamati a iscriversi:
– gli enti e le imprese che effettuano il trattamento dei rifiuti e i produttori di rifiuti pericolosi
– gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale o che operano in qualità di commercianti ed intermediari di rifiuti pericolosi
– i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti
– con riferimento ai rifiuti non pericolosi, i soggetti di cui all’articolo 189, comma 3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (già soggetti obbligati al MUD)
Il Ministero dovrà adottare un successivo decreto che definisca modalità e termini temporali per l’organizzazione e il funzionamento del Registro nonché le cifre dovute dagli iscritti per diritti di segreteria e contributi annuali.
La violazione dell’obbligo di iscrizione e il mancato o parziale versamento del contributo verranno sanzionati per via amministrativa con sanzione pecuniaria i cui importi saranno riportati nel medesimo decreto.
3i group vi manterrà aggiornati in merito alle evoluzioni legislative.
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