I temi di inclusività, discriminazione e parità di genere sono oggetto di importante attenzione da parte dello Stato e del Mercato.

Non a caso infatti il Decreto Interministeriale del 29 marzo 2022 ridefinisce le modalità per la redazione del Rapporto Biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano oltre 50 dipendenti per ridurre il divario di genere in relazione a:

• opportunità di carriera;
• livelli retributivi a parità di mansione;
• politiche per la gestione delle differenze di genere;
• tutela della maternità.

La mancata trasmissione del rapporto è peraltro ben sanzionata.

Il legislatore inoltre è recentemente intervenuto a sostegno delle aziende che intendono certificarsi secondo la norma UNI/PdR 125:2022, uno standard internazionale che ha l’obiettivo di fornire linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere, attraverso l’adozione di specifici KPI nelle organizzazioni.

Lo standard prevede che i principi di parità di genere e rispetto delle diversità siano infatti integrati negli obiettivi aziendali, a sostegno della transizione verso una realtà lavorativa più sostenibile a livello sociale.

Benefici per le aziende certificate

Per le aziende certificate, lo Stato fornisce ulteriori benefici, come ad esempio sgravi fiscali mensili entro il limite massimo di 50.000 euro annui per azienda, e premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei.

La certificazione, ai sensi della UNI/PdR 125:2022, può essere richiesta da qualunque tipo di organizzazione, di qualsiasi dimensione, che operi nel settore pubblico o privato.

3i group fornisce supporto tecnico alle aziende e alle organizzazioni interessate al raggiungimento della certificazione.

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