Gestire la sostenibilità
Oggi si discute molto di sostenibilità: la consapevolezza dei consumatori sui prodotti e la considerazione degli investitori dei criteri ESG (Environment, Social and Governance) sono aumentate, le nuove generazioni chiedono con forza un cambio di passo necessario per la salvaguardia del pianeta (e gli attori della produzione non possono più non tenerne conto).
L’Europa stessa spinge in questa direzione e buona parte degli incentivi previsti nella legge di bilancio hanno proprio questo proposito, l’Italia punta con forza al Green New Deal per accelerare verso i 17 target ONU per lo sviluppo sostenibile.
Da paradigma industriale a paradigma ecologico
A dirlo sono anche i numeri, infatti oltre l’80% delle aziende quotate in Italia al FTSE-MIB hanno attribuito a comitati del CdA responsabilità per la gestione di tutti i temi legati alla sostenibilità e Larry Fink, AD di Blackrock (la più grande società di investimento del mondo) svela che i fondi indicizzati conformi alle tematiche ambientali, buone regole di governo aziendale ed inclusione sociale, raddoppieranno.
Il significato di sostenibilità
Abbiamo davvero tutti compreso l’importanza del significato e la portata?
Con la parola “sostenibilità" non si parlerà solo di valutazione delle attività umane ed aziendali, ma si apriranno anche importanti opportunità di business, che saranno guidate anche da una profonda trasformazione della società che, per molti, è già cominciata.
Oggi per competere è necessario attivare le leve giuste e ormai sappiamo anche che una azienda a “essere sostenibile" ci guadagna in termini reputazionali ma, soprattutto, economici.
Bisognerà pensare però in modo olistico e completo: rimodellare infatti la cultura aziendale in ottica di precisi criteri di sostenibilità sarà un passaggio complesso dove tutte le figure professionali avranno uno scopo e delle cose da fare ben precise.
Chi è il manager della sostenibilità
A tal proposito sta crescendo una richiesta di mercato di competenze specifiche che configurano una nuova professionalità innovativa: quella del “manager della sostenibilità”: servono infatti professionisti qualificati che siano in grado di integrare la sostenibilità in modo orizzontale, nei processi aziendali, collaborando con figure direzionali e a diretto contatto con i vertici aziendali.
Una figura complessa, sempre più necessaria al fine di guidare le aziende verso un percorso sostenibile che le coinvolga in tutte le loro aree di applicazione e competenza.
Un professionista in grado di applicare la strategia all’operatività dell’impresa e a misurarne le performance e le possibilità di crescita e miglioramento.
La sostenibilità, definita da Fricker (1998) come:
Lo sviluppo che incontra le esigenze del presente, senza compromettere la possibilità per le future generazioni di incontrare, a loro volta, le loro esigenze.
vanta oggi una risonanza enorme nelle vite delle persone anche se fino a poco tempo fa esse non ne avevano coscienza.
La crescita di consapevolezza attorno al tema spinge inevitabilmente anche le imprese nella direzione corretta, quella della costruzione di un futuro migliore.
di Gianluca Gualco
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