Lo stato di fatto.
In Italia nei prossimi anni la domanda di servizi socio-sanitari e la relativa spesa pubblica e privata sono destinate ad aumentare in modo considerevole, specie per quanto riguarda l’assistenza continuativa (longterm care).
L’affermarsi di questi bisogni è sempre più giustificato sia dal progressivo invecchiamento generale della popolazione, con un forte incremento degli over 80 e dei casi di demenza e di Alzheimer, sia dal forte incremento del numero delle famiglie cosiddette mononucleari con conseguente riduzione delle potenzialità di assistenza erogata a all’interno dei nuclei famigliari), sia, infine, dalla progressiva evoluzione del sistema ospedaliero verso l’assistenza per i soli acuti (da cui è derivata la forte esigenza di promuovere un’assistenza extra-ospedaliera in grado di affrontare i bisogni della fase post-acuta dell’intervento sanitario).
L’impegno economico richiesto alle famiglie, secondo quanto rilevato in una recente indagine Cgil (Spi CGIL, 2012), può variare mediamente, in funzione della situazione reddituale dell’assistito e della localizzazione geografica della struttura, dai 1.100 euro delle strutture residenziali fino ai 1.400 euro per quelle di tipo socio-sanitario. Il costo per i Centri Diurni, invece, varia dai 250 agli 800 euro al mese.
L’assistenza sociosanitaria richiede, da sempre, un forte consumo energetico (circa il 5% delle rette) che comporta, a sua volta, un crescente costo economico (+3.5% /anno) ed il passaggio a energie pulite ed all’efficientamento energetico delle strutture oggi come non mai risulta importante.
Dove si può operare?
Principalmente, dalla nostra esperienza, i settori di lavoro sono i seguenti:
Cogenerazione.
La cogenerazione è un processo combinato di produzione di energia elettrica e calore. Il processo ha proprio lo scopo di recuperare l’energia di combustione, producendo sia elettricità che calore, sfruttando la potenzialità dell’impianto fino ad olte il 90%. Di conseguenza, a parità di combustibile consumato, il totale di energia fornita è più che raddoppiata rispetto ad una normale centrale termoelettrica dove solo il 35% di energia viene trasformato in energia elettrica.
Oggi la microcogenerazione (tra i 20 e 100kW) ha fatto passi da gigante, il prezzo macchina/kWe/kWt è abbastanza stabile anche nelle taglie più piccole.
Qua sopra abbiamo riprodotto un esempio di produzione di energia termina e elettrica con usi convenzionali e attraverso la cogenerazione. Come si evince dallo schema per produrre 45kW di energia termica attraverso un impianto convenzionale servono 53kW, per produrne 38 di elettrico ne servono 95, attraverso la cogenerazione ne servono 100 (contro i 148 dei sistemi convenzionali).
Illuminazione.
Anche la tecnologia LED è assolutamente matura, oggi si installano lampade che sono certificate per una durata di 60.000 ore, la media di uso di una lampade all’interno di una struttura è di circa 3.800 ore/anno, nei 15 anni di vita solitamente le sole lampade ripagano l’investimento iniziale circa 7 volte.
Solare fotovoltaico.
Purtroppo le curve di carico relative alla richiesta di freddo non permettono ancora, con le tecnologie odierne, di sfruttare la trigenerazione per abbassare le necessità di raffrescamento. Ci viene in aiuto però il fotovoltaico, un impianto costruito sulla baseline dei consumi elettrici, riesce ad abbassare di circa il 75% i costi per il raffrescamento ed ha un ROI di 5 anni.
Sistemi costruttivi adattivi.
Ancora molto poco sfruttati in Italia. Creare dei sistemi che adattino l’edificio all’illuminazione richiesta, ai ricambi d’aria, allo scambio di temperature tra interno ed esterno dell’involucro sono tutte tecnologie molto semplici, di poco costo, che hanno tempi di rientro sempre inferiori ai 3 anni e che soprattutto aumentano di molto il confort degli ospiti e degli operatori.
Alcuni risultati.
Mi piace terminare questo breve articolo con alcuni numeri dedotti dai risultati degli ultimi due interventi da noi applicati in due RSA da 80 e 110 posti letto.
In questo primo caso abbiamo operato sulla sostituzione e rinnovo dell’illuminazione, sull’inserimento di coinbentazione del soffitto ed inserito un sistema di cogenerazione.
Come di può notare abbiamo strutturato l’operazione in modo che il nostro cliente abbia già dal primo anno un cashflow positivo ed al 10mo un valore generato di circa 210.000€ (tenendo conto che le macchine e le tecnologie in realtà 20 anni di vita calcolando gli usi attuali, quindi il valore generato di aggirerà intorno ai 450.000€).
Il secondo caso invece prevede sempre l’installazione di un sistema di cogenerazione, la sostituzione della vecchia illuminazione con in sistema LED a dimmeraggio automatico, l’inserimento di alcuni elementi adattivi per sfruttare la ventilazione naturale e l’inserimento di un impianto fotovoltaico.
Anche in questo il bilancio è positivo già dal primo ed il valore generato supera i 350.000€.
Anche in questo campo quindi l’efficienza è possibile, e con flussi di cassa positivi già dal primo anno.