La valutazione interattiva dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro
Il fulcro di un luogo di lavoro salubre è la valutazione dei rischi.
Un compito che può risultare complesso e decisamente impegnativo in termini di tempi, conoscenza e competenze necessarie. Per facilitare le piccole e micro imprese l‘EU-OSHA, agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, ha sviluppato un software web immediato, facile e gratuito.
OiRA – Online Interactive Risk Assesment
OiRA (Online Interactive Risk Assessment) è il software di valutazione interattiva dei rischi online, reperibile qui, che aiuta le piccole e micro imprese ad attuare un processo di valutazione dei rischi completo, dall’individuazione, alla valutazione, fino al monitoraggio.
La prima applicazione italiana per questo metodo è dedicata agli uffici ed è applicabile in forza del DM Lavoro n° 61 del 23/5/2018.
Gli step di redazione
La redazione di una valutazione dei rischi con il sistema prevede i seguenti passaggi:
- registrazione presso il portale
- compilazione anagrafica del progetto
- rassegna dei rischi applicabili compilando le check list
- reazione di report editabile
- modifiche al report per perfezionamento e miglioramento di fruibilità
Va considerato che qualora in azienda fossero presenti mansioni e/o rischi non strettamente legati all’attività di ufficio e quindi non contemplati nel presente strumento, il Datore di Lavoro dovrà provvedere ad integrare il Documento di valutazione dei rischi (DVR).
Un sistema pratico e di facile uso ma con alcune mancanze
Di fatto il tool a oggi non riesce a garantire una copertura completa degli obblighi se non a seguito di ulteriori modifiche on line o sul report finale:
• alcuni rischi particolarmente difficili da trattare con la formula a check list non sono presenti (per esempio le scariche atmosferiche);
• alcuni rischi vanno trattati considerando norme locali e la logica a check list ne rende difficile la valutazione (per esempio il rischio sismico, particolarmente importante in Italia);
• molti rischi vanno aggiunti perché troppo particolari rispetto al settore produttivo esaminato (per esempio il lavoro all’estero);
• alcuni rischi richiedono valutazioni aggiuntive e specifiche rispetto alla verifica a risposta multipla e la check list rischia di essere insufficiente (per esempio il rumore, il rischio chimico ecc.).
Un passo nella giusta direzione
Possiamo definirlo in definitiva un primo passo verso l’ottimizzazione e il miglioramento di un servizio complesso, che andrà però adattato e modificato in modo da renderlo sempre più fruibile e adatto alle realtà interessate.
di Ylenia Ravera