Interventi di isolamento e cappotto termico: vantaggi e falsi miti
Il nuovo bonus 110% incentiva particolarmente gli interventi di isolamento per le abitazioni private riportando quindi interesse su tutte le opere di cappottatura di immobili esistenti.
Gli obiettivi dell’intervento
Il proprietario che pianifica un’attività di questo tipo ha lo scopo primario di ridurre i consumi energetici e quindi i costi operativi dell’immobili e la speranza di migliorare altre problematiche quali: muffe, ponti termici, umidità di risalita e temperatura media radiante molto bassa dell’edificio.
Per non pregiudicare il comfort termico degli occupanti è infatti spesso necessario portare la temperatura degli ambienti oltre i 20°C standard.
Le opere di isolamento vengono spesso presentate spesso come una soluzione definitiva a questi problemi o, al contrario, un potenziale problema perché dopo l’installazione del cappotto “la casa non respira”.
I reali vantaggi
In linea di principio l’installazione del cappotto perimetrale esterno permette di garantire una temperatura più elevata delle murature e quindi di ridurre:
- il rischio di condensa superficiale;
- la formazione di muffa.
Il ruolo del progettista
Tuttavia è necessario sempre affidare la progettazione delle opere ad un tecnico che effettui la verifica dei ponti termici al fine di garantire l’assenza di rischio di formazione di muffe e umidità superficiale in tutte le condizioni ambientali esterne.
Inoltre, in sede di realizzazione, capita spesso che le peculiarità architettoniche dell’edificio non permettano di realizzare il medesimo isolamento su tutte le superfici come ad esempio nella congiunzione tra la soletta del balcone e il muro.
In questo punto è presente un’interruzione dell’isolamento con conseguente passaggio di freddo all’interno dell’abitazione attraverso il cemento armato. In questi casi si dovrà provvedere alla correzione del ponte termico e a delle valutazioni puntuali numeriche per definire delle opere di mitigazioni degli effetti negativi.
In conclusione
In conclusione il cappotto se non adeguato in termini di spessore e se non posizionato correttamente, può effettivamente estremizzare il rischio muffa in certi punti localizzati.
E’ quindi compito del progettista e della direzione lavori correggere i ponti termici attraverso un’analisi specifica e puntuale.
di Mirco Balachia
Hai apprezzato questo articolo?