Il decreto FER1 ad incentivo delle rinnovabili
Più incentivi per più energia rinnovabile
Gli obiettivi? Incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili e creare migliaia di posti di lavoro.
Il testo del decreto, denominato FER 1, è mirato al sostegno e all’incentivazione dell’energia elettrica prodotta attraverso fonti rinnovabili, in particolare impianti fotovoltaici e mini-idroelettrici. Il decreto, in coerenza con gli obiettivi di sviluppo di energie rinnovabili e riduzione della dipendenza energetica dall’estero, si pone l’obiettivo di incentivare la conduzione di nuovi impianti per un totale di 8.000 MW.
L’autoconsumo
Il focus del legislatore è sull’incentivo dell’autoconsumo: vengono erogati 10€ per ogni MWh prodotto dall’impianto e consumato direttamente sul sito qualora l’impianto sia inferiore ai 100 kW e realizzato sulla copertura di un edificio.
Lo scopo è proprio quello di incentivare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ridurre il consumo energetico del singolo sito e produrre in maniera diretta energia dove è effettivamente richiesta. Per mantenere l’incentivo sarà necessario provare un fattore di autoconsumo superiore al 40%, in sostanza una quota rilevante dell’energia prodotta.
Tale decreto sosterrà anche il rifacimento totale e parziale di impianti fotovoltaici esistenti o gli aumenti di potenza.
La bonifica dell’amianto
Il decreto sostiene con la stessa modalità la bonifica dell’amianto. In questo caso gli impianti godono in aggiunta al contributo di 10 € per ogni MWh autoconsumato anche un contributo di 12 € per ogni MWh prodotto.
Novità e limitazioni
Dalla bozza del decreto pubblicata sul sito del MISE l’8/07/2019 si notano alcuni punti principali di scostamento rispetto ai precedenti incentivi erogati dallo stato italiano.
In particolare, il decreto si rivolge agli impianti fotovoltaici compresi all’interno della fascia di potenza tra i 20 e i 100 kW e collocati sulle coperture degli edifici mentre gli incentivi precedenti erano rivolti a tutte le tipologie di impianto.
In secondo luogo, tutti i conti energia sostenevano la produzione di energia elettrica da fotovoltaico mentre nella bozza del decreto FER 1 è esplicitato chiaramente come l’incentivo è rivolto esplicitamente all’energia prodotta dall’impianto ma autoconsumata.
In conclusione
Attualmente non si ha a disposizione il testo completo che verrà pubblicato in gazzetta ufficiale all’approvazione.
Sicuramente traspare la volontà da parte del legislatore di sostenere una determinata fascia di impianti spingendo in maniera particolare sulla rimozione dell’amianto. È da ritenersi positivo il sostegno all’autoconsumo rispetto alla pura produzione perché permette di incentivare l’installazione di impianti ove effettivamente necessari evitando i sovradimensionamenti tipici del periodo dei primi incentivi, migliorando la resa e il funzionamento delle reti di distribuzione energia elettrica.
In sostanza da una prima simulazione il contributo può sicuramente sovvenzionare il monitoraggio e la manutenzione degli impianti.
Tuttavia la quota economica ottenibile è sicuramente utile per ridurre / azzerare i costi operativi dell’impianto ma non permette di ridurre in maniera significativa il tempo di ritorno dell’impianto o modificare in maniera rilevante i parametri economici del business plan quali IP (performance index) o TIR (internal rate of return).
di Mirco Balachia