Il D.lgs. 75/2020: estensione dei reati 231 e modifiche in materia penale
Il 15 luglio 2020 è stato pubblicato in G.U. il d.lgs. n. 75 del 14 luglio 2020 di attuazione della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione mediante il diritto penale.
Il provvedimento entrerà in vigore a partire dal 30.7.2020.
Le principali modifiche
Il D.lgs. 75/2020 reca rilevanti modifiche ad alcune fattispecie di reato, principalmente collegate ai delitti contro la P.A. e in materia tributaria e doganale, contenute nel codice penale e in leggi speciali inasprendo il trattamento sanzionatorio, e amplia il novero dei reati presupposto previsti dal D.lgs. 231 del 2001.
Come cambia il D.lgs 231/01
Con riferimento alle modifiche introdotte in tema di responsabilità degli enti (D.lgs. 231/01), si segnala come:
- l’art. 24 d.lgs. 231/01 viene arricchito dalle ipotesi di: frode nelle pubbliche forniture di cui all’art. 356 c.p., frode ai danni del Fondo europeo agricolo di garanzia e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale di cui all’art. 2 l. 898 del 1986;
- l’art. 25 d.lgs. 231/01 segna, invece, l’introduzione delle seguenti ipotesi di reato: reato di peculato di cui all’art. 314, c.1, c.p. (è escluso il peculato d’uso), di peculato mediante profitto dell’errore altrui ex art. 316 c.p. e di abuso d’ufficio ex art. 323 c.p.;
- l’art. 25 quinquiesdecies d.lgs. 231/01 vede l’estensione dei reati tributari (recentemente introdotti, qui un nostro articolo in merito). Il decreto prevede l’estensione della responsabilità degli enti per i delitti che seguono, se commessi nell’ambito di sistemi fraudolenti transfrontalieri e al fine di evadere l’IVA per un importo complessivo non inferiore a dieci milioni di euro:
-dichiarazione infedele, previsto dall’art. 4 d.lgs. 74 del 2000,
-omessa dichiarazione, previsto dall’art. 5 d.lgs. 74 del 2000,
-indebita compensazione, previsto dall’art. 10 quater d.lgs. 74 del 2000;
4. l’art. 25 sexiesdecies d.lgs. 231/01 viene introdotto al fine dell’estensione della responsabilità degli enti per il delitto di contrabbando, ai sensi del D.P.R. n. 43/1973
Sempre più attenzione alla responsabilità
Si assiste, quindi, ad una massiccia estensione dei reati presupposto alla responsabilità degli enti che sottolinea una crescente e costante attenzione del legislatore sulla responsabilità delle persone giuridiche (anche in vista dell’introduzione dei reati agroalimentari, qui un nostro articolo in merito) e che impone alle imprese un’attenta riflessione sull’importanza dell’adozione e del costante aggiornamento dei Modelli Organizzativi nonché la verifica dei sistemi di prevenzione già esistenti.
di Marco Blengio
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