Effetti dello stress durante le emergenze: l’importanza delle simulazioni
Affrontare una situazione di emergenza (che sia un incendio, un infortunio, un evento inaspettato), sia all’interno che all’esterno del luogo di lavoro, sottopone l’operatore ad uno stress emotivo.
La presenza di un pericolo inatteso, la mancata familiarità con lo scenario e non ultimo l’assenza di automatismi assimilati per la gestione della situazione, portano il cervello ad entrare in “modalità sopravvivenza” con il conseguente rilascio ormonale che può sfociare nel panico.
Lo stress emotivo (semplicemente la paura) ha quindi effetto sul rilascio ormonale e, di conseguenza, sulla frequenza cardiaca.
Le condizioni psicologiche
La PAURA è il “programma" genetico che Madre Natura ci ha dato per sopravvivere.
Come riportato dalla figura sottostante, l’aumento della frequenza cardiaca condiziona il sistema nervoso centrale ed alcune abilità vengono man mano a deteriorarsi, fino alla reazione irrazionale.
L’importanza delle simulazioni
Modalità efficaci per ridurre il rischio di trovarsi in ZONA NERA durante la gestione di un’emergenza, soprattutto per gli addetti delle squadre antincendio o primo soccorso, sono le simulazioni in azienda con l’obiettivo di rendere le procedure di intervento automatiche e gli scenari critici familiari.
In assenza delle simulazioni, il piano di emergenza si riduce ad un plico di fogli di carta di scarsa utilità.
3i group può supportare le aziende organizzando simulazioni di emergenza con scenari ad alto impatto realistico, in modo da fornire un addestramento volto ad ottimizzare la risposta in condizioni reali.
di Andrea Baraldi
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