Contagio da Covid-19 in azienda: "infortunio in itinere"
Contagio da Covid-19 in azienda: la configurazione dell’Inail come “infortunio in itinere” e le best practices per evitare responsabilità datoriali e d’impresa
Come è ormai noto con circolare 13.04.2020, l’Inail ha qualificato il contagio da Covid-19 quale infortunio sul lavoro ai sensi dell’art. 42, co. 2 del D.L. n. 18/2020.
Le responsabilità del Datore di Lavoro
Trattandosi di infortunio, il datore di lavoro si espone a due diverse responsabilità: civile e penale.
Quanto alla prima, il datore di lavoro potrà essere esposto sia all’azione di regresso dell’Inail sia all’azione di risarcimento intrapresa dal lavoratore o dai suoi eredi volta a reclamare il del c.d. danno differenziale ovvero la differenza tra quanto effettivamente indennizzato dall’Inail e il maggior danno biologico effettivamente patito.
Quanto alla responsabilità penale, il datore di lavoro si espone ad un’imputazione di omicidio o lesioni personali colpose ai sensi degli artt. 589 e 590 c.p.
E' davvero sua responsabilità?
Sebbene l’inail abbia successivamente chiarito che l’infortunio sul lavoro per Covid-19 non sia direttamente collegato alla responsabilità penale e civile del datore di lavoro, è necessario fare alcune precisazioni a riguardo.
In effetti può considerarsi difficile provare il nesso causale tra la mancata adozione delle misure anti-covid da parte del datore di lavoro e il contagio del lavoratore, tuttavia non si può tacere che, nei reati colposi, si è soliti collegare la mancata adozione delle misure di sicurezza richieste e l’evento (nel caso di specie, il contagio).
Come specificato dalla giurisprudenza, il rapporto causale tra omissione di tutela da parte del datore ed evento infausto (incidente/infortunio) occorso al lavoratore è configurabile laddove si possa accertare che l’evento non sarebbe avvenuto se il datore si fosse attivato. Inoltre è necessario escludere che l’evento infausto sarebbe potuto avvenire comunque per altri fattori.
L'adozione del protocollo
Per ogni azienda, e nello specifico per ogni datore di lavoro, l’adozione di un protocollo anti-contagio e di misure precauzionali è da considerarsi essenziale per evitare di incorrere in responsabilità; ma non basta. Per garantire una tutela completa ed efficace al datore di lavoro il protocollo non deve solo essere presente ma anche efficacemente attuato e costantemente verificato nella sua efficacia e aggiornato.
COSA POSSIAMO FARE PER VOI?
3i group è in grado di offrire consulenza specifica sulla corretta implementazione dei protocolli aziendali e sulla efficacia delle misure anti-contagio adottate dall’imprese; uno stress test di rapida esecuzione nonchè di immediata evidenza rispetto validità della politica di prevenzione e precauzione adottata, essenziale per garantire l’esclusione della responsabilità datoriale e di impresa.
di Marco Blengio
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