I consumi energetici del settore retail
Attualmente la gestione tecnica degli edifici (riscaldamento, raffrescamento e ventilazione) è la voce di consumo energetico più rilevante per gli immobili di tipo commerciale e civile.
Dalla nostra esperienza maturata studiando i dati nel settore retail risulta che l’incidenza dell’ HVAC è tra il 50% e il 70% dei consumi globali: nelle applicazioni commerciali sia la climatizzazione che il ricambio aria è effettuato utilizzando direttamente l’aria trattata.
Inoltre, spesso, gli impianti sono dimensionati utilizzando la norma tecnica per poter garantire i ricambi d’aria nelle condizioni di massimo affollamento. Una consuetudine che comporta un consumo energetico molto rilevante specialmente nei casi in cui la regolazione avviene unicamente secondo gli orari di apertura con metodo on/off.
La regolamentazione dell’aria
Una strategia per ottimizzare i consumi di energia è impostare un sistema che regola la portata dell’aria in funzione dell’effettivo affollamento del locale.
Uno dei metodi più efficaci è quello di campionare la qualità dell’aria utilizzando sensori ambiente in grado di registrare:
- – le condizioni di temperatura;
- – umidità;
- – CO2.
La concentrazione in aria degli inquinanti è un metodo riconosciuto per quantificare gli affollamenti e definire attraverso un sistema di gestione le portate d’aria da immettere in ambiente.
Inoltre, l’ASHRAE (American Society of Heating, Refrigeration and Air-Conditioning Engineers) ha efettuato molti studi per determinare i valori massimi di CO2 al fine di ridurre i costi energetici della ventilazione senza alterare il comfort ambientale per gli occupanti della struttura per ogni destinazione d’uso.
In queste applicazioni i dati di consumo e di qualità dell’aria ambiente sono resi disponibili in una piattaforma che permette:
1) un costante monitoraggio
2) la regolazione diretta degli impianti in funzione delle reali necessità della struttura.
Il caso specifico
Presentando un caso specifico in una Mall di un centro commerciale dopo i primi 9 mesi di misure il risparmio energetico risulta pari a 38t equivalenti di petrolio suddivise tra energia elettrica, termica e frigorifera. Complessivamente l’impianto di trattamento aria prima dell’efficientamento energetico incideva sui consumi finali dell’immobile per il 30%.
Il risparmio energetico nella fase di start up dell’impianto è stato complessivamente pari al 25% e ha permesso una riduzione dei consumi totali del 7%.
I dati misurati del settore retail confermano che i consumi sono strettamente legati alla conduzione degli impianti termici. Il sistema presentato permette dunque di ridurre e razionalizzare i consumi di energia senza pregiudicare la qualità dell’aria e il comfort percepita dai clienti.
di Mirco Balachia