Questa è la distanza che divide Parigi da Pechino
Il tema del clima unisce due città così distanti tra loro: mentre a Parigi i grandi della Terra cercano di trovare un accordo vincolante per tutti in grado di ridurre le emissioni inquinanti, Pechino è l’emblema del fallimento in tema di salvaguardia ambientale, il suo cielo è oscurato dallo smog e la visibilità a terra è ridotta a poche decine di metri raggiungendo il record negativo di 600 particelle inquinanti per metro cubo di PM2,5, oltre le 20 volte superiore a quello considerato tollerabile dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Siamo tutti d’accordo con le parole del Presidente Obama: “siamo l’ultima generazione che può cambiare le cose” e di Laurent Fabius, ministro degli Esteri francese: “Il successo è alla nostra portata ma ancora non è stato raggiunto. La posta in gioco è troppo importante per potersi accontentare di un accordo al ribasso. Abbiamo un obbligo di successo”.
Se non si dovesse trovare un accordo si potrà parlare con certezza di fallimento: la buona volontà di alcuni non potrà mai sopperire agli egoismi dei molti anche se amo comunque sempre pensare che le parole di Margaret Mead siano vere quando diceva:
“Non pensare che un piccolo gruppo di persone, convinte e ostinate, non possa cambiare il mondo. In realtà, è così che è sempre successo.”